La Gran Bretagna, l'Unione Sovietica e gli Stati Uniti erano divenuti alleati perché costretti dagli attacchi subìti da parte della Germania e del Giappone. Mettere in comune tutte le risorse e impegnare le loro forze secondo piani concordati, dava loro una potenza schiacciante. Ma i problemi da regolare per raggiungere questo obiettivo erano giganteschi. Occorreva, in primo luogo, vincere le diffidenze reciproche dovute a ideologie e mentalità molto diverse tra loro; mobilitare tutta la loro economia e fabbricare un armamento superiore in quantità e in qualità a quello dei loro avversari, quando questi, preparati da tempo, avevano acquisito un forte anticipo; accordare le loro strategie; determinare i fini della guerra che non li mettessero troppo in opposizione. Il vantaggio di cui beneficiavano la Germania e il Giappone era duplice: unità di direzione e comodità di linee interne di comunicazione. Tuttavia l'uno e l'altro perseguirono la propria guerra, senza coordinamento né vere intese. Gli Alleati, invece, dovevano sormontare tutti gli ostacoli che incontrano le coalizioni, ai quali si aggiungevano le distanze planetarie che li separavano. Prima di riferire come essi impegnarono la grande offensiva che darà loro la vittoria, occorre dunque spiegare quali misure presero per garantire il loro successo.
La bisettrice della Guerra
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