Cronologia degli eventi

venerdì 24 dicembre 2010

Le forze in campo

Sommando le loro popolazioni, le risorse delle loro economie, le loro riserve auree, le immense possibilità dei loro imperi, la Gran Bretagna e la Francia erano più forti della Germania, anche se accresciuta dall'Austria e dai Sudeti. Ma, nel settembre 1939, un bilàncio delle forze reali in campo mostrava la superiorità del Reich, anche tenendo conto dell'esercito polacco e benché l'Italia non fosse entrata in guerra e si fosse dichiarata, innovazione diplomatica, in stato di «non belligeranza». Pure, la Royal Navy e la flotta francese erano le dominatrici incontrastate degli oceani, tanto più che la marina da guerra tedesca aveva subìto dei ritardi nel suo programma di costruzioni navali e comprendeva solo un numero poco elevato di sottomarini (57). Se si considerano gli effettivi degli eserciti di terra, l'equilibrio non era rotto; certo, la Gran Bretagna, che incominciava appena a ristabilire la coscrizione, non poteva inviare in Francia più di quattro divisioni; ma l'esercito francese, malgrado l'obbligo di lasciare alcune unità in Tunisia e sulle Alpi, poteva allineare sulla frontiera del Nord e dell'Est dove, evidentemente, si dovevano svolgere le battaglie decisive, altrettante divisioni che la Wehrrnacht; inoltre esso era forte della protezione della «linea Maginot» per lo meno dal Reno sino a Sedan
Ma questo esercito, cinto dall'aureola per aver vinto la guerra del 1914-1918, la cui reputazione era ottima nel mondo e in primo luogo in Germania, non era un esercito moderno; invecchiamento o sclerosi intellettuale dei suoi capi, una diminuzione demografica, insufficienze delle strutture industriali, preoccupazioni per la difesa del franco poco conciliabili con le esigenze del riarmo, queste cause messe insieme spiegano la sua inferiorità. Se l'esercito francese contava un numero di carri d'assalto quasi uguale a quello dei tedeschi, sul piano della qualità occorre dire che erano molto antiquati; soprattutto, invece di raggrupparli in divisioni blindate, malgrado le indicazioni di alcuni ufficialiche vedevano le cose lucidamente, come il colonnello De Gaulle,il comando francese li aveva dispersi tra le diverse unità, lasciando solo una «divisione corazzata» in formazione. Lo squilibrio era soprattutto forte per quanto riguardava l'aviazione: ai 4000 aerei della Luftwaffe, la Francia e la Gran Bretagna potevano opporre solo 3000 apparecchi; inoltre, solo una parte dell'aviazione britannica doveva venire a combattere in Francia; infine, se la Royal Air Force possedeva una buona aviazione da caccia, mancava di aerei da bombardamento, e l'aviazione francese ancor più.
Tuttavia, nella macchina da guerra tedesca si avvertiva qualche difficoltà; malgrado il suo rigido inquadramento e la propaganda di Goebbels, il popolo tedesco era entrato in guerra con disciplina, ma senza grande entusiasmo; soprattutto, benché l'Europa orientale gli fosse aperta, l'economia di guerra tedesca soffriva di mancanza di minerali di ferro, e ancor più di benzina e di gomma; la neutralità amichevole dell'Italia e, specialmente, l'accordo con l'Unione Sovietica gli permetteranno senza dubbio di rinnovare le sue scorte; la prudenza consigliava tuttavia di preparare una guerra breve. La strategia adottata da Hitler era in funzione di questa chiara visione delle cose: avrebbe schiacciato in primo luogo la Polonia; poi, se la Francia e l'Inghilterra non si fossero piegate dinanzi al fatto compiuto, come sperava, egli non avrebbe atteso, per attaccare la Francia, che la Gran Bretagna avesse portato a termine il suo riarmo: i piani erano fatti; la Wehrmacht sarebbe passata per la pianura belga, come nel 1914.
Da parte loro, i dirigenti inglesi e francesi erano coscienti delle insufficienze drammatiche dei loro armamenti. Benché non esistesse un organismo interalleato che dirigesse effettivamente la guerra comune, la loro intesa era buona. Erano d'accordo nel guadagnare tempo, in modo da mobilitare tutte le loro risorse l. In una prima fase, essi restarono dunque sulla difensiva, limitandosi a perseguire il blocco della Germania, a costituire un blocco di neutrali spaventati dalle sue ambizioni, e a lanciare una controffensiva aerea... di manifestini; i bombardamenti apparivano troppo rischiosi tenendo conto delle possibili rappresaglie da parte della Luftwaffe, che sarebbe stato impossibile bloccare e che avrebbe compromesso gravemente il riarmo francese -il Nord e la Lorena, le principali regioni industriali, essendo alla portata dei suoi colpi. L'adozione di una tale strategia non dava prova di una forte risolutezza; in effetti un certo numero di dirigenti inglesi e, soprattutto, francesi, deplorava la dichiarazione di guerra e si augurava che le vere ostilità non scoppiassero mai. Pensando così, esprimevano l'opinione della maggioranza del popolo francese ancora molto scosso dai ricordi dell 'ecatombe del 1914-1918, e al quale ripugnava l'idea di lasciarla
ricominciare. Il popolo inglese era più risoluto ma anche meno minacciato.
Con una tale concezione del loro ruolo, come pot~vano la Francia e la Gran Bretagna venire in soccorso della Polonia, così come si erano impegnate a fa:re?

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