Cronologia degli eventi

martedì 11 gennaio 2011

La Germania attacca Danimarca e Norvegia

Dopo i colloqui del Brennero con Hitler (18 marzo 1940), Mussolini decise l'intervento dell'Italia a fianco della Germania. Compì il passo solo allora spronato dai successi tedeschi su Polonia e Francia. Il duce pensava che la guerra sarebbe durata molto poco, non poteva perdere tempo, disse a un Badoglio preoccupato per la scarsa preparazione militare: "Vi assicuro che a settembre sarà tutto finito. Ho bisogno soltanto di qualche migliaio di morti da potermi sedere da ex-belligerante al tavolo delle trattative". In Inghilterra Churchill sostituì Chamberlain alla direzione del governo (10 maggio) e la regina Guglielmina d'Olanda si rifugiava a Londra (13 maggio), dove ripararono pure gran parte dei ministri belgi.

L'attacco al Nord
La Germania attaccò Danimarca e Norvegia il 9 aprile, anticipando così ogni possibile mossa anglo-francese nel nord Europa, così facendo difese i suoi rifornimenti di metalli provenienti dalla Svezia, minacciati dalla posa di mine da parte inglese. In un giorno la Danimarca venne conquistata, poco dopo caddero i principali porti norvegesi, ciò impedì agli alleati di contrattaccare efficacemente. Di fatti il corpo di spedizione alleato (guidato dal tenente generale Claude Auchinleck) non riuscì ad opporsi come Francia e Inghilterra avrebbero voluto, e quando la Germania attaccò i Paesi Bassi le truppe vennero ritirate. L'unico successo ottenuto dagli alleati fu l'affondamento di dieci cacciatorpediniere tedesche ed altro naviglio, questo fu uno dei fattori che non permisero l'avvio dell'operazione "Sealion", ovvero l'invasione dell'Inghilterra.
Adesso Hitler poteva occuparsi della Francia

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