Cronologia degli eventi

giovedì 30 dicembre 2010

La guerra sono io


La furia distruttrice di Hitler non è stata provocata dagli eventi. Prima dell'inizio del conflitto aveva espresso con chiarezza i suoi propositi: "Non indietreggerò davanti a nulla. Non vi è diritto internazionale, non vi è trattato che mi impedisca di approfittare di un vantaggio quando mi si presenterà. La guerra futura sarà terribilmente sanguinosa e feroce"
Lo Schloss Ziegenberg, un castello che risaliva ai tempi di Goethe, sorgeva a pochi chilometri a nord di Francoforte sul Reno, affondato in una valle di abeti. Ne1 1939, sotto la direzione di Speer, l'antico maniero, scelto come quartier generale del FUhrer durante la campagna di Polonia, era stato adattato a sede di comando militare con bunker, chilometri di fili telefonici e telegrafici e "cavalli di Frisia"; tutto attorno, nel raggio di 60 chilometri, si trovavano il comando della marina,a Wildungen, e quello dell'esercito, a Giessen. Hitler aveva inaugurato il nuovo Fiihrer hauptquartier di Ziegenberg il 20 aprile, giorno del suo cinquantesimo compleanno (e non sapeva che di li a cinque anni, nel dicembre 1944, vi sarebbe ritomato per l'ultima, disperata offensiva tedesca, quella delle Ardenne); poi era rientrato al quartier generale di Freudenstadt, situato nella Foresta Nera. Hitler, nel 1939, era al culmine dei suoi trionfi. il figlio del doganiere austriaco di Braunau sull'Inn, il pittore fallito di Vienna, l'ex fantaccino del reggimento bavarese List, l'oscuro agitatore politico della Monaco 1921-22 era diventaoo Cancelliere del Reich, capo di un popolo e di un esercito, il Grofaz, come 10 chiamavano gli adulatori (e l'abbreviazione di Grossler Feldherr aller Zeiten, "il piu grande condottiero di tutti i tempi"), il giudice supremo che faceva la legge e se ne poneva al di fuori, il dittatore assoluto, riassumendo in se l"'individuo cosmico-storico" hegeliano che, avendo ricevuto una "missione" dal Cielo, poteva sfuggire ai canoni morali imposti all'uomo comune.
Nell'estate del 1939, durante un colloquio con Hermann Rauschning, allora capo dei nazisti di Danzica, Hitler aveva illustrato con brutale franchezza in Quale modo intendeva realizzare i propri piani di espansione in Europa: "Non indietreggero davanti a nulla. Non vi ediritto intemazionale, non vi e trattato che mi impedisca di approfittare di un vantaggio allorche mi si presentera.

La guerra futura sara terribilmente sanguinosa e feroce (...). Potete credermi: io entrero in Francia come liberatore.
Ci presenteremo al piccolo borghese francese come i campioni di un ordine sociale equo e di una pace perpetua(...). Ma io voglio la guerra(...) e mi serviro di tutti i mezzi (...). La guerra sara quella che io vorrò che sia (...). La guerra sono io!".
Fino ad allora la sua vita, che si svolgeva  fra la residenza ufficiale di Berlino e la villa montana del Berghof, suil'Obersalzberg, non era stata diversa da quella di un qualsiasi altro Capo di Stato. La lista del cerimoniale della Cancelleria comprendeva 1500 nomi (al primo posto vi era Goring), di cui oltre 400 comandanti militari. Ai ricevimenti Hitler compariva in pantaloni neri, giacca bruna e bracciale con la svastica. Le signore sfoggiavano toilettes, gli uomini erano tutti in divisa. II FUhrer teneva molto all'etichetta ed aveva mandato un suo incaricato in Gran Bretagna a studiare quella della corte reale inglese. Si intratteneva con le signore. le accompagnava a visitare la Cancelleria, poi si appartava con qualche intimo (Bormann, Speer, Goebbels) vicino al caminetto del salone. Amava viaggiare in auto e quindi parlava volentieri di macchine e di motori: una volta stupì tutti gli invitati trascorrendo l'intera serata a discutere di auto con l'ingegner Porsche. Malgrado le voci che correvano all'esteroHitler, nel 1939, godeva di una salute discreta anche perche la sua vita era ancora abbastanza ordinata ed attiva; con parecchie giomate trascorse all'aperto, otto-nove ore di sonno quotidiane, il vitto rigorosamente vegetariano (non fumava ne beveva liquori, escluso un bicchierino di amaro olandese ) e i brevi ma frequenti periodi di riposo sulle montagne fra la Baviera e l'Austria. Soltanto negli ultimi mesi del 1939 comincio a soffrire di dolori allo stomaco e di una persistente raucedine, tanto che aveva pensato ad un tumore alla gola e, parlandone con qualche intimo, s'era lasciato andare a dire di avere "i giorni contati" (ben presto il professor Morrell, il medico-stregone, lo aveva guarito con misteriosi intrugli a base di ormoni). Nel complesso, pero, Hitler mostrava energia, prontezza e spirito caustico, sintomi di buone condizioni generali di salute. Non appena lo poteva si mischiava ai soldati, mangiava con loro e trascorreva molte ore nelle sedi dei comandi militari (a Berlino tornava solo per le cerimonie ufficiali: un incontro con Ciano o la nomina dei nuovi feldmarescialli). Spesso Hitler intratteneva i suoi ospiti allo Schloss Ziegenberg con lunghi monologhi illustrando per l'ennesirna volta i motivi per cui aveva dovuto affrontare e risolvere (a modo suo) la crisi polacca. La parola,senza dubbio, era uno degli strumenti migliori del Fuhrere folle strabocchevoli presenziavano invariabilmente ai suoi discorsi: la migliore, la piu efficace di queste concioni a detta di un testimone autorevole come lo storico americano William L. Shirer, all'epoca radiocronista e inviato a Berlino della CBS statunitense -Hitler la tenne nel 1939, in risposta a un telegramma di Roosevelt, inviato a lui e a Mussolini, in cui il presidente americano chiedeva se i due dittatori erano disposti a garantire che le loro forze armate non avrebbero attaccato e invaso .il territorio di una trentina di nazioni europee fra cui Polonia, Stati baltici, Russia,. Danimarca, Belgio, Francia e Gran Bretagna.
Hitler diede la risposta dalla tribuna del Reichstag, il giorno 19 aprile, con un discorso di due ore e venti minuti, inimitabile per eloquenza, abilitli, sarcasmo e ipocrisia, trasmesso nel mondo da decine e decine di radio. II FUhrer lesse a uno a uno tutti i punti del telegramma del presidente americano; per ciascuno fece una pausa,con un mezzo sorriso, poi -con tono compunto da maestro -pronuncio a bassa voce una sola parola: "Antwort", "risposta", e diede la risposta mentre i deputati nazisti ridevano fragorosamente. Hitler elenco tutti i Paesi citati da Roosevelt (e Shirer ch'era presente ha scritto: "... Ricordo che mentre li scandiva, nel Reichstag si moltiplicavano le risate") ma nessuno, neppure Shirer,com'egli stesso ammette, si accorse che, abilmente, il Fuhrer non aveva pronunciato il nome della Polonia.

1 commento:

  1. l'oncologo di Hitler il Dr. Volpi di origine italiana diagnosticò a Hitler un cancro allo stomaco e siamo nell'agosto del 1939. Come ha fatto a resistere in vita fino al suo suicidio avvenuto nel 1945. chiarimenti? grazie Carmine Bennato

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