Cronologia degli eventi

giovedì 30 dicembre 2010

L'Europa tedesca

 
impero tedesco 1942
Nella primavera del 1942, la dominazione tedesca si estendeva dal Capo Nord al Mediterraneo e dal Finisterre al Volga e al Caucaso _ impero senza precedenti nella storia d'Europa. Il ritmo accelerato delle annessioni e qualche secondo fine di Hitler facevano di questa vasta estensione un aggregato di territori, con statuti differenti.Le regioni che avevano già appartenuto al Reich gli erano state riunite puramente e semplicemente: Eupen e Malmedy, il Lussemburgo, l'Alsazia Lorena (in violazione dell'armistizio di Rethondes), alcuni cantoni della Slovenia, Danzica, la Posnania e l'Alta Slesia _ provvisoriamente, per opportunismo lo Schleswig danese costituiva un'eccezione'.Le altre lingue, al di fuori del tedesco, erano proibite, venivano applicate le leggi del Reich, era decretata la coscrizione obbligatoria, gli elementi «stranieri» -i lorenensi francofoni per esempio venivano espulsi. Mescolanze di popolazioni completavano l'unificazione -tali i trasferimenti di intere popolazioni di villaggi alsaziani sull'altra riva del Reno. Su questo punto, le intenzioni di Hitler erano chiare. Ma su altri il Fiihrer si gùardava bene dal rivelare i propri obiettivi. Era certo che avrebbe imposto il ritorno al Reich delle sue ex colonie; aveva fatto allusionea volte anche a «basi» sull'Atlantico, soprattutto in Marocco, in un territorio che ambivano la Spagna e l'Italia; la delimitazione della «zona mediterranea» attribuita a quest'ultima restava generica; infine, sul metodo da seguire per far rientrare nel grembo della patria tedesca le colonie di emigrati -i Vo/kdeutsche -Hitler conservava il silenzio. Questa nozione di Vo/kdeutsche non era neanche ben definita perché i fiamminghi, i norvegesi, gli olandesi, i borgognoni e anche a volte i normanni, erano considerati come tali nella mitologia nazista. Soprattutto l'avvenire dell'Europa centrale e orientale restava nebuloso;avrebbe conservato una Polonia residua, sorta di «granducato di Varsavia»? Avrebbe creato in Unione Sovietica vasti Stati vassalli; come l'Ucraina? In attesa della vittoria, i nazisti sembravano più interessati all'integrazione delle loro conquiste nel loro sforzo di guerra. Le regioni occupate
nell'Unione Sovietica, tutta l'Europa occidentale esposta ai colpi degli inglesi, restavano sottomesse all amministrazione: militare:, ma la Norvegia e l'Olanda avevano un alto commissario tedesco; era quasi lo stesso in Boemia, qualificata puramente e semplicemente «protettorato del Reich». Intorno gravitavano gli Stati satelliti divenuti alleati della
Germania nella sua lotta, e diretti da dittatori che si ispiravano, più o meno, al modello nazista -Slovacchia, Ungheria, Romania,Bulgaria, Serbia e, a un livello minore, il governo di Vichy. Infine,ideologicamente, la Spagna aderiva al blocco tedesco e, commercialmente,la Svezia e la Turchia, rimaste neutrali, avevano dovuto integrarvisi. Economicamente, tutta l'Europa era sfruttata a fondo. Le requisizioni e le spoliazioni erano state la prima regola ed esse continuarono durante tutta la guerra in Polonia, in Jugoslavia e in Unione Sovietica. Nell'Europa occidentale e centrale furono portate a termine con metodi più sottili e più efficaci. Cosi, ad esempio, il tasso del marco, divenuto moneta europea, fu sopravvalutato per facilitare acquisti a basso prezzo: al tempo stesso il mantenimento delle truppe di occupazione fu fatto gravare sugli Stati occupati, per la loro «difesa»: ma il suo tasso non aveva alcun rapporto con gli effettivi delle truppe, ciò che procurò al tesoro tedesco crediti quasi illimitati che pennettevano, a ogni, «correzione», di acquistare
praticamente tutta l'economia europea. Al' tempo stesso, «accordi» commerciali di pennuta, applicati unilateralmente, avviavano innumerevoli derrate in grandi quantità verso la Germania, da dove non uscivano, in cambio, che promesse di rimborsi successivi In questo settore, il piano tedesco si delineava via via; al Reich sarà riservata, con l'autorità
politica, la direzione economica dell'Europa infine unificata -uno dei leitmotiv della propaganda tedesca; la Germania si attribuirà il monopolio dell'industria pesante, che conferisce potenza, e nello stesso momento quello della cultura, che apporta prestigio; gli altri paesi saranno condannati a fornire, in una sorta di «patto coloniale»,materie prime e prodotti alimentari; un'immensa impresa di colonizzazione, l'«Ostland», nel corso stesso del conflitto, aveva intrapreso ad installare coloni gennanici nei territori popolati dagli slavi, e anche in Lorena e nelle Ardenne, in una misura che era al tempo stesso di valorizzazione e di difesa dell'impero tedesco.

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