In breve, i «tre grandi» si incontrarono una prima volta a Teheran, nell'ottobre 1943, dopo che l'Italia aveva capitolatolo Sul piano militare, non furono prodighi in confidenze, Stalin soprattutto. Senza coordinare veramente le loro operazioni, senza nemmeno informarsi seriamente, essi si trovarono soltanto d'accordo per lanciare insieme offensive contro la Gennania in date prestabilite; gli angloamericani promisero di attaccare, da parte loro, attraverso la Manica; prima di venire a Teheran non lo avevano convenuto ma l'insistenza di Stalin li costrinse. Tuttavia le conversazioni più importanti furono relative all'assetto postbellico: e dimostrarono che solo Stalin sapeva esattamente ciò che voleva, nei riguardi della Gennania o della Polonia.
Per quel che riguardava la Gennania, i tre Alleati erano dell'avviso che bisognava punirla per aver scatenato la guerra e per averla condotta in modo criminale: la Gennania avrebbe dovuto essere occupata, amputata territorialmente, diminuita economicamente soprattutto nel settore dell 'industria pesante, e smembrata; restavano da fissare solo il numero e i limiti dei nuovi Stati. Ma mentre si approvavano questi piani generali, Stalin aveva precisato che bisognava distruggere il nazismo e non la Gennania; si era opposto inoltre a una resurrezione dell'Austria-Ungheria sotto la fonna di una «confederazione danubiana» preconizzata da Churchill. Su queste questioni Stalin aveva già le sue idee. Il problema della Polonia era più spinoso. Gli inglesi erano entrati in guerra per difendere la sua integrità territoriale, e Roosevelt doveva tener conto dell'importante minoranza polacca negli Stati Uniti. Soprattutto, il governo polacco di Londra, perfettamente legittimo, dopo aver cercato di intendersi con Stalin -un'armata polacca era stata arruolata nei campi di prigionieri catturati dall'Annata rossa -aveva rotto le sue relazioni con Mosca dopo la scoperta delle fosse di Katyn. Sopra la testa del loro alleato Roosevelt e Churchill accettarono in lineadiprincipioche la Polonia ritrovasse all'Estlafrontieradettadella «linea Curzon» fissata nel 1918, vale a dire che l'Unione Sovietica conservasse le regioni annesse nel settembre 1939 mentre un largo risarcimento sarebbe stato offerto alla Polonia a danno della Gennania, sotto la fonna della cessione della Prussia orientale, della Pomerania e della Slesia; Stalin ne approfittò per farsi attribuire Koenigsberg, che non era mai stata russa.
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