Cronologia degli eventi

giovedì 27 gennaio 2011

La conquista dell’Eritrea Italiana

Dopo la conquista italiana della Somalia inglese appare ormai chiaro quanto la situazione sia disperata per le truppe coloniali dell’Africa Orientale Italiana: da un lato il ritardo dell’Operazione Seelowe e dall’altro la pochezza degli attacchi di Graziani in Africa Occidentale resero chiaro a tutti, in prima persona al duca d’Aosta, che la madrepatria non sarà in grado di rifornire le magre forze coloniali che dovranno essere abbandonate alla mercè di un esercito che invece ricevette con continuità aiuti e rifornimenti di truppe e mezzi.
Una delle prime azioni dell’esercito inglese si registrò nel Novembre del 1940: furono saggiate le nostre possibilità presso due piccoli borghi agricoli a 300 Km a Sud di Cassala, Gallabat e Metemma. Alle 7 del mattino del giorno 6, dopo un duro bombardamento aereo, fu prima attaccato e conquistato il forte di Gallabat mentre quello di Metemma resistette dando così inizio alla controffensiva italiana che portò alla riconquista del primo forte. In tre giorni di durissimi combattimenti subimmo 175 morti e 275 tra feriti e prigionieri.
È Gennaio il mese in cui iniziò la vera e propria offensiva inglese in AOI. Il generale Platt decise di attaccare sul fronte di Cassala avendo a disposizione due divisioni: - La V divisione di fanteria indiana comandata dal generale Heath;
- La IV divisione di fanteria indiana appena distaccata dalla Marmarica comandata dal generale Beresford Peirse;
Unitamente all’attacco si diede inizio anche al disimpegno delle truppe italiane, 17 mila uomini, sulla linea Cherù – Aicota. Solo il giorno dopo la IV Divisione attaccò il nostro dispositivo di difesa con l’appoggio di mezzi blindati e artiglierie. Tre giorni di aspri combattimenti consentiranno ai nostri uomini di respingere tutti gli attacchi dei reparti inglesi sia sulla direttrice di Cherù che su quella di Aicota. Fu a questo punto che il generale Frusci ordinò il ripiegamento su Agordat commettendo un gravissimo errore di valutazione: le truppe inglesi riuscirono ad attaccare separatamente le due colonne in ripiegamento, falcidiandole entrambe. La colonna di Cherù, dopo essere stata dissanguata dall’attacco, dovette sostenere durissimi combattimenti presso Agordat tra il 27 e il 31 Gennaio, ripiegando in un secondo momento su Cheren. L’altra colonna, quella di Aicota, dovette distruggere tutto il materiale dopo essere stata isolata.
A Sud anche il caposaldo di Berentù venne abbandonata e le truppe ripiegarono su Cheren. In questi ultimi combattimenti andarono perduti:
- 141 automezzi;
- 24 carri armati;
- 96 cannoni;
- 40 aerei;
Le perdite umane ammontarono a 16 mila uomini tra caduti, feriti e prigionieri di cui 1500 nazionali.

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