Cronologia degli eventi

venerdì 7 gennaio 2011

La resistenza nell'Europa Occidentale

Nell'Europa occidentale sono gli inglesi che armano e impegnano la clandestinità. In Norvegia, rimasta ai margirii delle grandi operazioni, la Resistenza è di ispirazione e di direzione militare, viene impiegata nei sabotaggi di cui il più strepitoso è quello delle industrie che fabbricano «l'acqua pesante». Passiva, per anni, la Resistenza danese; a partire dal 1943 si manifesta soprattutto attraverso gli scioperi, tutta la popolazione restando unita dietro le autorità legittime. In Olanda, si organizza una vasta azione di solidarietà verso le vittime dell'occupante, e si creano reti di servizi di informazioni che l'Abwehr riuscirà a smantellare dopo molto tempo. In Belgio, dominano i servizi per le evasioni, come durante la prima guerra mondiale, oltre che quelli per le informazioni e i sabotaggi. In Francia, l'azione clandestina è più complessa perché il territorio è stato diviso in zone con differenti statuti. Il discredito dei partiti politici favorisce la formazione di nuovi raggruppamenti, i «movimenti di resistenza», che si sviluppano grazie a un'abbondante stampa clande-: stina. L'evoluzione generale va nel senso dell'unione e dell'azione: ; grazie all'opera di Jean Moulin, si costituiscono «servizi» originaliagenzie di stampa, operazioni paracadutate, esercito segreto, opere sociali, comitato di studi; soprattutto, «movimenti», sindacati operai e partiti rinascenti si uniscono nel «Consiglio nazionale della Resistenza», che riconosce l'autorità del generale De Gaulle, a Londra dappri-I ma, poi ad Algeri. Alla fine della guerra, quando il regime di Vichy si disgrega, un vero governo francese dirige una resistenza clandestina che unisce tutte le correnti tradizionali dell'opinione pubblica, che è

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