Sul fronte orientale, l'avanzata dell'Annata rossa è stata ancora più rapida su un'area molto più larga. Alla fine dell'inverno 1942-1943, le unità tedesche del settore Sud erano rifluite sul Donetz: Hitler ha deciso di ridurre il saliente già creato; nel luglio egli lancia l'«operazione cittadella», forte di sessantacinque divisioni tedesche, di cui quattordici blindate. Questa fu una delle più grandi battaglie della guerra; dopo un'oscum mischia di circa 3000 carri annali, l'attacco tedesco fu fennato. La ruota ha ginlto; onnai è l'Annata rossa che avanza, in una serie ininterrotta di attacchi che si succedono nei sette «fronti» o gruppi di annate; i più vigorosi vengono portati in estate, ma l'inverno non interrompe le operazioni. Nel corso dell'estate e dell'autunno del 1943, tra Smolensk e il Mar Nero, i russi raggiungono e poi oltrepassano il Dniepr, riprendono Smolensk,-Briansk, Kharkov, Kiev, e tutto il bacino del Donbas; la Crimea è isolata, l'avanzata ha raggiunto da 300 a 400 chilometri. Durante l'inverno 1943-1944, nessun settore è immobile: Leningrado è defmitivamente liberata. Nella primavera, Zhukov e Koniev lanciano una grande offensiva in direzione dei Carpazi; il Dniepr, poi il Prut sono liberati; Odessa cade il 10 aprile e la Romania è minacciata; poi la Crimea è liberata; disegnando un enorme saliente nelle linee tedesche, il fronte passa per Kovno, Tarponol e Jassy nel mese di giugno. Hitler ha un bel cambiare o destituire i suoi generali, interdire formalmente ogni indietreggiamento, anche chiamato sganciamento, ma, non può impedire che l'Armata rossa, forte di 20.000 aerei e di 14.000 carri armati ricevuti dalle fabbriche durante il primo semestre del 1944 -fra i quali il nuovo carro pesante «Iosif Stalin», che surclassa i suoi avversari -, riprenda a fine giugno l'offensiva su un fronte di 1200 chilometri; questa volta è la Finlandia che è in pericolo sul suo fianco meridionale; il 2 settembre il maresciallo Mannerheim si sottomette alle condizioni sovietiche. In Bielorussia, l'Armata rossa ha ammassato 2.500.000 uomini appoggiati da 45.000 cannoni: la superiorità sovietica è tale che l'avanzata raggiunge 20 chilometri al giorno; dopo aver preso Minsk, Vilna, Byalistock, Lublino, Brest, Litovsk, Rokossovsky, al termine di una corsa di 600 chilometri senza tappe, arriva il primo agosto sulla riva destra della Vistola, dinanzi a Varsavia. Qui l'ostacolo è più politico che militare. In effetti, il governo polacco di Londra non ha accettato la cessione ali'Unione Sovietica delle province orientali della Polonia; è sostenuto da tutto il popolo polacco. Stalin ha allora formato un governo rivale, composto da comunisti polacchi, detto il «Comitato di Lublino» che, installato da luglio sui territori disputati, accetta di cederli ai russi. AI tempo stesso, esso distribuisce le terre ai contadini e arruola un esercito. Il governo polacco di Londra, senza avvertirne gli Alleati, ordina allora l'insurrezione generale in modo che i russi si trovino dinanzi un'autorità polacca vittoriosa già sul posto nella capitale quando vi giungeranno. Ma Rokossovsky, sia che non ne abbia i mezzi sia che abbia ricevuto ordini in tal senso, non traversa la Vistola e lascia reprimere l'insurrezione; dopo due mesi di combattimenti eroici, gli insorti di Varsavia il 2 ottobre capitolano; i tedeschi finiscono di distruggere la città e deportano 350.000 dei suoi abitanti. Più a Sud, se l'insurrezione slovacca si è chiusa con uno scacco, l'evoluzione politico-rnilitare è statapiùfavorevole ali'UnioneSovietica in Romania e in Bulgaria. I dirigenti di questi due paesi, dopo aver cercato invano di prendere contatto con gli anglo-americani, hanno deciso di cambiare campo. 1123 agosto, il re destituisce il generale Antonescu, i russi accordano all'esercito romeno un annistizio moderato, e questi viene impegnato immediatamente per riprendere la Transilvania agli ungheresi. In Bulgaria. dopo un putsch comunista a Sofia. l'Annata rossa entra nella capitale il 18 settembre, e l'esercito bulgaro volge le anni contro la Gennania. Si delinea così chiaramente la politica staliniana: impegnare contro la Gennania i suoi satelliti e farli entrare nell'orbita dell'Unione Sovietica; questo piano fallisce in Ungheria, perché l'ammiraglio Horthy ha esitato ad adottarlo, e i tedeschi lo obbligano a dimettersi nell'ottobre 1944
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