Insomma due superpotenze, l'Unione Sovietica e gli Stati Uniti, emergono dal caos; ma le loro forze sono ineguali. L'Unione Sovietica ha dimostrato, in modo magistrale, in una lotta colossale di cui per molto tempo ha da sola sopportato il peso, una solidità -delle sue -forze armate, della sua industria, del suo popolo ma anche del suo regime politico e sociale -di cui molti dubitavano. Essa ne è ripagata con una doppia espansione che sola, tra i vincitori. realizza; da una parte annettela Carelia, i paesi baltici, la Lituania, la Bielorussia e l'lJc;lrainaex!polacche, laRutenia ,ex cecoslovacca, la'Bessarabia e, la Bucovina del;Nord 'ex romene, -Koenigsberg e la Prussia orientale, le Curili, il Sud di Sakhalin, Dairen e-Port-Arthur; d'altra parte, grazie alle nuove alleanze che la sua vittoria gli ha acquisito, con il concorso dei partiti comunisti, con la presenza anche dei suoi eserciti, la sua influenza si estende in Europa sino all'Elba e a Vienna, in Asia sulla Manciuria, il Nord della Corea e il Nord dell 'Iran; intende inoltre giocare un ruolo nella gestione della Ruhr ed è presente a Tangeri e a Tokyo. In effetti l'emorragia in uomini e in beni che essa ha subìto lascia l'Unione Sovietica esangue e sguarnita; la miseria nelle regioni devastate resta estrema; la ricostruzione sarà difficile e lunga, perché la guerra ha messo in evidenza grandi debolezze nei mezzi di trasporto e nella produzione dei beni di consumo. È vero che, negli Urali e al di là degliUrali,laproduzioneè molto aumentata, chel'Armatarossa è per molto tempo il solo grande esercito in Europa e che la sua vittoria vale all'Unione Sovietica un immeòso prestigio. Gli «errori» di Stalindalle «purghe» e dai «processi» al patto russo-tedesco-sono dimenticati. Giocando contemporaneamente sul panslavismo e sull'ortodossia, sapendo servirsi delle sue popolazioni musulmane per introdursi nel mondo arabo, l'Unione Sovietica resta più che mai, malgrado la sop~ pressione per pura opportunità del Comintern, la metropoli del comunismo internazionale, che regna da padrone in tutta l'Europa centrale e orientale e che si instaura al potere in Francia e in Italia: la guerra le ha' permesso di realizzare la mescolanza più esplosiva dell'afflato rivoluzionario e della miccia nazionalista di cui ha messo a punto la ricetta e' l'impiego.
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